Una correzione urgente in Linux 6.15 per risolvere una regressione delle prestazioni di 3x che colpisce Nginx e altri software
Con il rilascio di Linux 6.15 è stata introdotta una correzione fondamentale per risolvere un significativo problema di calo delle prestazioni. Annunciato come un passo fondamentale nello sviluppo open source, questo aggiornamento arriva dopo il rilevamento di un problema che ha avuto un impatto significativo sull’elaborazione dei server web, in particolare quelli che utilizzano Nginx. Quest’ultimo, uno dei software più diffusi per la gestione di siti web ad alto carico, ha visto le sue prestazioni crollare fino a tre volte in alcuni casi, costringendo la community a reagire rapidamente.
I primi feedback hanno indicato che questa regressione ha interessato non solo Nginx, ma anche altre applicazioni critiche come PostgreSQL, Memcached e alcuni software di elaborazione ad alte prestazioni come OpenFOAM. La rapidità con cui il problema è stato identificato e risolto è una testimonianza della vitalità della comunità Linux e dell’importanza attribuita all’ottimizzazione continua dei componenti del kernel. Per comprenderne le cause, dobbiamo analizzare il processo di sviluppo e test che ha identificato questo bug, nonché l’impatto sull’ecosistema dei server web nel 2025.
Origine della regressione delle prestazioni in Linux 6.15 e i suoi effetti immediati

Il problema è emerso durante le intense fasi di test condotte prima del rilascio ufficiale di Linux 6.15. Le prestazioni che fino a quel momento erano in costante miglioramento, improvvisamente sono calate in diversi scenari. La causa principale è stata identificata in una modifica nella gestione della memoria, in particolare nel funzionamento dell’allocazione della memoria del kernel, che è stata alterata durante l’unione di una patch destinata a migliorare la sicurezza. Questa modifica, sebbene inizialmente promettente, ha causato un sovraccarico nella gestione delle richieste HTTPS su Nginx.
Gli effetti sono stati rapidamente osservati nei benchmark: la capacità di gestire un volume elevato di connessioni simultanee in HTTPS è crollata. Alcuni test delle prestazioni, precedentemente eseguiti in millisecondi, ora richiedevano tempi molto più lunghi, il che peggiorava notevolmente la qualità del servizio. La figura seguente illustra il degrado, dove possiamo vedere un calo di oltre il 70% della portata in alcuni casi concreti.
Applicazione | Prestazioni anteriori | Prestazioni dopo Linux 6.15 | Percentuale di degradazione |
---|---|---|---|
Nginx HTTPS (pannello 1) | 1000 richieste/sec | 350 richieste/sec | -65% |
PostgreSQL | 2000 operazioni/sec | 1600 operazioni/sec | -20% |
Memcached | 50000 TPS | 25000 TPS | -50% |
OpenFOAM | 2200 simulazioni | 1400 simulazioni | -36% |
Questa tabella riassume l’impatto diretto della regressione su diversi software chiave per i server moderni. Il calo delle prestazioni, critico anche per Nginx, ha portato a una perdita di produttività e a un aumento significativo dei tempi di elaborazione, costringendo aziende e provider di hosting ad agire rapidamente.
I passaggi di correzione rapida in Linux 6.15 riflettono le migliori pratiche open source
La comunità Linux ha reagito in modo esemplare a questa crisi di prestazioni. Dopo l’individuazione del problema, è stato mobilitato un gruppo di ingegneri specializzati per analizzare i responsabili. La discussione, in particolare sulla mailing list ufficiale del kernel (LKML), era veloce e si concentrava sulla bisezione del codice. La collaborazione tra sviluppatori, tra cui SUSE, Red Hat e altri importanti attori, ha contribuito a contenere il problema in meno di 24 ore.
Il lavoro si è concentrato principalmente sulla patch firmata da Vlastimil Babka, noto per la sua competenza nella gestione della memoria e nello sviluppo del kernel. Questa patch mirava a risolvere il problema di sovraccarico causato dalla nuova gestione della memoria, ripristinando l’equilibrio nell’allocazione. La fase di test ha confermato che la regressione era contenuta, spingendo lo stesso Linus Torvalds a integrare rapidamente la correzione nel ramo principale.
- Analisi iniziale sulla mailing list
- Identificazione del commit problematico
- Sviluppo della patch correttiva
- Validazione tramite benchmark
- Rilasciato in produzione nel ramo stabile di Linux 6.15
Esempi di carichi di lavoro interessati e del loro ripristino post-bonifica
- Test della larghezza di banda TCP con Ethr sul server AMD EPYC
- Esecuzione di simulazioni CFD con OpenFOAM
- Servizio di database PostgreSQL
- Cache distribuita Memcached
Ogni passaggio è stato documentato per garantire reattività e trasparenza, illustrando come un problema critico di prestazioni possa essere risolto in tempi record grazie all’impegno della comunità open source.
Impatti della correzione sulle prestazioni generali e sullo sviluppo del software

Il successo di questo intervento dimostra la resilienza dell’ecosistema Linux di fronte alle sfide di ottimizzazione del software. La correzione apportata nella versione 6.15 ha ripristinato la stabilità perduta, fornendo al contempo soluzioni per evitare simili regressioni in futuro.
La gestione proattiva di questa crisi ha evidenziato diverse aree di miglioramento:
- Rafforzare i test automatizzati delle prestazioni nel ciclo di sviluppo
- Mantenere una comunicazione fluida tra sviluppatori e utenti
- Integrare benchmark più sofisticati durante le fasi di revisione
- Adottare meccanismi di rollback rapidi in caso di regressione critica
Analizzando i casi specifici relativi a Linux 6.15, risulta evidente che la collaborazione e l’agilità nello sviluppo del software sono essenziali per mantenere la competitività e la sicurezza dell’ecosistema open source. La rapida correzione di questa regressione dimostra che un progetto open source maturo può affrontare efficacemente sfide complesse, anche in un momento in cui le prestazioni sono fondamentali per il successo dei moderni servizi web.