Il mondo di Linux attrae sempre più persone che vogliono esplorare alternative ai sistemi operativi tradizionali. Tuttavia, quando si è alle prime armi, scegliere una distribuzione può rivelarsi un compito arduo e talvolta fonte di confusione. Alcuni distribuzioni, sebbene potenti, non sono molto adatti agli utenti alle prime armi, il che può causare seri problemi. Scopriamo insieme le 7 distribuzioni che sarebbe saggio evitare all’inizio della tua avventura Linux.
1. Linux da zero
Maggiore complessità
Linux da zero (LFS) non è propriamente una distribuzione nel senso classico. Si tratta piuttosto di un insieme di istruzioni per costruire il proprio sistema partendo da zero. Avrai bisogno di:
- Compilare il kernel
- Installa il software di base
- Configurare i driver hardware
Questo livello di personalizzazione è ideale per chi vuole davvero comprendere il funzionamento interno di Linux, ma può rapidamente sopraffare un principiante.
2. Gentoo

La sfida della compilazione
Gentoo è rinomato per la sua difficoltà. Questo perché ogni componente deve essere compilato dal codice sorgente. Questo processo può essere complesso, soprattutto quando si tratta di risolvere le dipendenze. Prima di lanciarti in Gentoo, impara le basi di Linux, altrimenti potresti perdere rapidamente la pazienza.
3. Arch Linux
Un’installazione personalizzata
ArchLinux non è la più accessibile delle distribuzioni, poiché l’installazione avviene tramite riga di comando. Nonostante lo strumento archinstall Sebbene il processo sia un po’ più semplice, non è l’ideale per gli utenti alle prime armi, che potrebbero trovare l’esperienza scoraggiante.
4. Slackware

Per utenti esperti
Slackware è una delle distribuzioni più vecchie ed è estremamente stabile. Tuttavia, la mancanza di strumenti intuitivi e di automazione lo rende una scelta difficile per i nuovi arrivati. Spesso gli utenti dovranno consultare la documentazione per procedere, un compito che può rapidamente diventare noioso.
5. NixOS
È richiesta la configurazione manuale
NixOS è basato su un gestore di pacchetti unico che richiede la configurazione manuale di ogni elemento del sistema. Sebbene questo approccio possa consentire un controllo completo, può risultare intimidatorio per chi è alle prime armi con Linux.
6. Linux vuoto

Un’installazione ridotta all’essenziale
Linux vuoto è una distribuzione creata da zero, utilizzando un gestore di pacchetti denominato xbps. Anche se la possibilità di installare le applicazioni dal codice sorgente è comoda, la mancanza di un’interfaccia grafica semplice può rappresentare un ostacolo per i principianti.
7. Solus
Per un pubblico informato
Solus si concentra sull’esperienza utente, ma il suo ecosistema è meno maturo rispetto a quello di altre distribuzioni. Per sfruttarlo al meglio è necessario padroneggiare i comandi e conoscere i sistemi. Se sei alle prime armi, questo potrebbe trasformarsi in un vero grattacapo.
Riepilogo delle distribuzioni da evitare

❌ | Distribuzione | Motivi di evitamento |
📜 | Linux da zero | Complessità di installazione |
💻 | Gentoo | Compilazione manuale |
🔧 | ArchLinux | Installazione dalla riga di comando |
🛠️ | Slackware | Pochi strumenti di facile utilizzo |
🔒 | NixOS | Configurazione manuale avanzata |
❓ | Linux vuoto | Mancanza di interfaccia grafica |
🧩 | Solus | Ecosistema meno maturo |
È fondamentale fare una scelta consapevole quando si seleziona un distribuzione Linux per evitare le frustrazioni del principiante. Cosa ne pensi di questa lista? Hai mai incontrato difficoltà con queste distribuzioni? Sentitevi liberi di condividere la vostra esperienza nei commenti.