Una nuova svolta digitale è in atto in Europa, dove il governo dello Schleswig-Holstein ha deciso di staccarsi dall’influenza di Microsoft e di abbracciare pienamente l’ecosistema Linux e le soluzioni open source. Questa importante decisione, che riguarda quasi 30.000 funzionari pubblici, segna un passo decisivo nella ricerca della sovranità digitale e del controllo tecnico dell’infrastruttura IT all’interno delle istituzioni pubbliche europee. Perché questo cambiamento radicale? Quali sono le motivazioni tecniche, economiche e politiche alla base di questo abbandono di Microsoft a favore di Linux?
Le ragioni fondamentali del governo tedesco per l’abbandono di Microsoft a favore di Linux
La decisione dello Schleswig-Holstein non si limita a una semplice preferenza per i sistemi operativi open source. Il cuore di questo progetto è profondamente radicato nelle questioni di sicurezza informatica e di controllo sovrano sui dati. Il governo sottolinea l’importanza di un’influenza minima sui processi proprietari offerti da Microsoft, in particolare per quanto riguarda la protezione dei dati sensibili. Infatti, in un contesto in cui la riservatezza è fondamentale, affidarsi a un’azienda americana espone potenzialmente questi dati a normative straniere, nonché al rischio di fuga di dati verso paesi terzi. Questo senso di insicurezza è rafforzato dalla recente situazione geopolitica, in particolare dalla guerra in Ucraina, che ha messo in luce il concetto di dipendenza tecnologica e le conseguenze che questa può avere sulla sovranità energetica e, ora, digitale. L’autonomia nella gestione dei sistemi informatici governativi sta quindi diventando una priorità per preservare l’integrità dello Stato e dei suoi cittadini. Inoltre, questa scelta è alla base di un desiderio di trasparenza e interoperabilità. A differenza delle soluzioni proprietarie, il software open source come Linux offre la possibilità di ispezionare, verificare, modificare e distribuire liberamente il codice sorgente, una priorità strategica per il mantenimento della competitività e della sicurezza a lungo termine. Stiamo quindi assistendo a una logica di indipendenza tecnologica che va oltre la semplice sostituzione degli strumenti. Controllo completo dei dati e degli ambienti IT Eliminazione dei rischi associati alla dipendenza dai colossi del software americani Miglioramento della sicurezza dei sistemi grazie alla trasparenza del software
Opportunità di adattamento preciso alle esigenze specifiche delle amministrazioni Questo approccio non è solo tecnico, ma anche politico, radicato nella difesa della sovranità europea di fronte ai principali attori globali. Oltre allo Schleswig-Holstein, anche la Danimarca ha recentemente annunciato misure simili adottando Linux e LibreOffice, un trend europeo attuale analizzato in dettaglio su Linux en Caja
.Scopri i vantaggi del passaggio da Microsoft a Linux. Esplora un’alternativa più open source, sicura e personalizzabile che soddisfa le tue esigenze IT, offrendo al contempo prestazioni migliori e una community attiva. Fasi pratiche e strumenti open source scelti per la migrazione del governoLa migrazione a Linux all’interno del governo dello Schleswig-Holstein si basa su un piano graduale e strutturato, che garantisce una transizione fluida per utenti e operatori IT. Questo approccio affronta la complessità tecnica del cambiamento e riduce al minimo le interruzioni del servizio.
- La prima fase di implementazione prevede la sostituzione delle applicazioni Microsoft Office con LibreOffice, la suite per ufficio open source più matura e potente. LibreOffice offre un’ampia compatibilità con i formati Microsoft, facilitandone l’adozione da parte dei funzionari pubblici. Successivamente, Exchange e Outlook saranno sostituiti rispettivamente da OpenXchange e Thunderbird, garantendo comunicazioni fluide senza dover gestire soluzioni proprietarie.
- Il sistema operativo principale sarà Linux, con una preferenza per l’interfaccia KDE Plasma, apprezzata per la sua facilità d’uso e le sue capacità di personalizzazione. Tra le distribuzioni prese in considerazione figurano Kubuntu, una versione di Ubuntu che integra KDE, nonché SUSE Linux Enterprise Desktop (SLED) e openSUSE Leap, tutte riconosciute per la loro stabilità e robustezza in ambienti professionali.
- Oltre alle funzionalità tradizionali, strumenti come Nextcloud saranno implementati per fornire alternative equivalenti a SharePoint o OneDrive per la gestione collaborativa dei documenti. Questa scelta dimostra la volontà del governo di costruire un ecosistema integrato controllato dal governo stesso. Sostituzione di Microsoft Office con LibreOffice fin dalla prima fase
- Migrazione degli scambi di posta elettronica con Thunderbird e Open-Xchange
Adozione di un’interfaccia KDE Plasma tramite Kubuntu, openSUSE Leap o SLED Implementazione di Nextcloud per la collaborazione e l’archiviazioneFasi progressive per garantire un adattamento graduale

Linux in a box: monitoraggio IT di Linux
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Impatti economici e vantaggi derivanti dalla migrazione da Microsoft a Linux nel settore pubblico Uno dei fattori determinanti nella decisione dello Stato dello Schleswig-Holstein è la significativa riduzione dei costi. Mantenere un sistema informatico con licenza Microsoft genera spese elevate, non solo in termini di costi di licenza, ma anche a causa di aggiornamenti regolari e talvolta obbligatori, che possono causare incompatibilità e interruzioni del servizio. Scegliendo Linux e il software libero, il governo mira a eliminare i costi associati alle licenze proprietarie e a rendere la propria infrastruttura più prevedibile dal punto di vista del bilancio. Questa riduzione delle spese è stimata in diverse decine di milioni di euro. Questi risparmi sono particolarmente importanti nel contesto dei crescenti vincoli di bilancio cui devono far fronte le istituzioni pubbliche.
Inoltre, l’utilizzo di soluzioni open source consente una maggiore flessibilità nel modello di implementazione e l’ottimizzazione delle risorse macchina, evitando così investimenti aggiuntivi per mantenere sistemi pesanti e costosi. La scelta di distribuzioni ad alte prestazioni come varianti ottimizzate di
- Linux roccioso
- o i sistemi basati su Ubuntu garantiscono stabilità a lungo termine.
- Eliminazione dei costi di licenza Microsoft
- Riduzione dei costi legati agli aggiornamenti e alle migrazioni imposte
- Ottimizzazione delle risorse hardware grazie a Linux
Rischi ridotti legati a interruzioni e incompatibilità Opportunità di reinvestire i risparmi in competenze e sicurezza Inoltre, la migrazione comporta anche vantaggi in termini di manutenzione: L’open source consente una migliore individuazione e correzione delle vulnerabilità, aumentando la sicurezza complessiva. La gestione centralizzata basata su Linux facilita aggiornamenti mirati senza sorprese. I team di amministratori di sistema possono automatizzare le attività comuni utilizzando strumenti standard, come nmcli per la configurazione di rete Linux, semplificando la gestione di connessioni e dispositivi in un ambiente complesso.
Sfide tecniche e lezioni dalle precedenti esperienze europee con Linux nel settore pubblico
Sebbene l’entusiasmo per Linux nelle pubbliche amministrazioni sia in crescita, la strada non è sempre stata semplice. Il caso emblematico di Monaco di Baviera, una grande città tedesca, è spesso citato come esempio ambiguo. Tra il 2004 e il 2014, Monaco ha guidato uno dei progetti di migrazione a Linux più ambiziosi, chiamato LiMux. Tuttavia, la decisione di tornare a Windows è stata presa dopo un decennio, in parte motivata da ragioni politiche e specifiche considerazioni finanziarie. Tuttavia, sarebbe errato concludere che questo approccio fosse destinato al fallimento. In realtà, la maggior parte dei problemi riscontrati all’epoca riguardava la gestione delle modifiche, la compatibilità con numerose applicazioni specializzate e, a volte, un supporto utente insufficiente. Da allora, le distribuzioni Linux hanno compiuto enormi progressi in termini di usabilità, compatibilità e stabilità.
Inoltre, altre iniziative europee hanno avuto maggior successo, in particolare all’interno della Gendarmeria francese. Quest’ultima utilizza la distribuzione GendBuntu, una versione personalizzata di Ubuntu, da oltre un decennio, con un tasso di adozione notevole, che ha raggiunto oltre il 97% della popolazione informatica, ovvero circa 103.000 computer ad oggi. Il recente aggiornamento a GendBuntu 24.04 LTS dimostra la sostenibilità di questa soluzione.
Importanza del fattore umano e della formazione per il successo del progetto Necessità di un supporto tecnico rigoroso e personalizzato Rapida evoluzione delle distribuzioni Linux negli ultimi anni
- Successi confermati, come la migrazione della Gendarmeria francese a GendBuntu
- Adattamento costante alle esigenze specifiche delle pubbliche amministrazioni
- Gli insegnamenti tratti da queste esperienze sono preziosi per lo Schleswig-Holstein e altri governi europei che stanno valutando la possibilità di ridurre la propria dipendenza dalle soluzioni Microsoft. Risorse tecniche aggiornate, un dialogo costante con gli utenti e una pianificazione attentamente calibrata sono essenziali per garantire il successo. https://www.youtube.com/watch?v=_lQZFZE2i4E
- L’impatto politico e strategico dell’abbandono di Microsoft da parte di un altro governo europeo
- Oltre agli aspetti tecnici ed economici, la decisione dello Schleswig-Holstein invia un messaggio forte sulla scena europea e internazionale. Questa migrazione illustra una forte volontà di difendere la sovranità digitale europea, una questione sempre più centrale nei dibattiti politici in tutto il continente. La dipendenza dai giganti del software americani è vista come una debolezza strategica che deve essere affrontata.
Questo cambiamento è perfettamente in linea con una tendenza guidata da altri paesi europei come Francia, Spagna e Danimarca, che hanno avviato o portato avanti progetti simili volti ad adottare Linux e suite per ufficio open source come LibreOffice. Questa dinamica europea è in particolare motivata da: Il desiderio di controllare le infrastrutture e i dati nazionali Il desiderio di incoraggiare l’innovazione locale attorno al software open source L'esigenza di migliorare la sicurezza e la resilienza informatica a livello nazionale
La ricerca di un migliore controllo della spesa pubblica

Non è esagerato parlare di una vera e propria rivoluzione digitale per le pubbliche amministrazioni europee. Questa graduale liberazione da Microsoft, sebbene tecnica nella sua implementazione, segnala una maggiore consapevolezza del ruolo strategico del software open source e di Linux nel futuro degli Stati. È anche un’opportunità per esplorare risorse didattiche sull’evoluzione del kernel Linux, come le ultime versioni di Linux 6.16 e le relative ottimizzazioni documentate.